Alessandro Boetto
Anno di Nascita: 1993
Anno di Inizio Attività: 2011
Paese di Residenza: Pinerolo
Strumento Insegnato: Saxofono
Ruolo: Tesoriere dal 2015 al 2021; Presidente dal 2021 al 2022; Maestro dal 2022
Laureato in Saxofono al Conservatorio “G. Verdi” di Torino, sotto la guida del Maestro Pietro Marchetti, è inoltre iscritto, presso lo stesso Conservatorio, a Composizione e Direzione d’Orchestra Fiati sotto la guida del Maestro Lorenzo Della Fonte. È inoltre laureato, con lode, in Direzione d’Impresa, Marketing e Strategia presso l’Università degli Studi di Torino.
Suona nell’Orchestra Fiati del Conservatorio “G. Verdi” di Torino e nell’Ensemble di Sassofoni dello stesso Conservatorio: formazione con cui, a ottobre 2022, ha suonato di fronte al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Ha suonato nella Banda Rappresentativa Provinciale ANBIMA Torino, nella Banda Musicale Giovanile del Piemonte e nella Banda Master ANBIMA Torino. Collabora inoltre con l’Orchestra Fiati “Antica Musica del Corpo dei Pompieri” di Torino.
Completato il Corso Triennale di Orientamento Bandistico della Provincia di Torino, nel 2011 inizia a suonare presso la Filarmonica Pinerolese di Frossasco e, negli anni, ha intrattenuto una serie di numerose collaborazioni con diverse bande del Pinerolese e del Saluzzese.
Ha seguito varie Masterclass con i Maestri Alberto Marchisio, Elias Di Stefano, Flavio Bertoni, Fiorenzo Pereno, Elisa Marchetti, Daniele Berdini, Antonino Mollica, Daniel Gauthier e Claude Delangle. Ha inoltre suonato sotto la direzione di Direttori di fama internazionale quali Pietro Marchetti, Paolo Belloli, Filippo Ledda, Marco Calandri, Lorenzo Della Fonte, Rafael Garrigos Garcia, Paulo Martins e Douglas Bostock.
Ha seguito Corsi di Composizione e Direzione sotto la guida dei Maestri Paolo Belloli, Donald Furlano, Massimo Folli, Marco Calandri, Luciano Feliciani, Angelo Sormani e Susan Botti.
Dal 2016 insegna Saxofono ed Armonia presso la Filarmonica Pinerolese di Frossasco e negli anni ha insegnato presso varie altre realtà della provincia di Torino. Dal 2022 dirige la stessa Filarmonica.
Le sue composizioni sono pubblicate dalla Scomegna Edizioni Musicali.
Quando e perché hai iniziato a suonare?
Ho iniziato a suonare il tamburo a 6 anni perché, insieme ad altri compagni di classe, abbiamo deciso di far parte di un gruppo storico. Poi, verso la fine delle elementari e per tutte le medie, ho suonato la chitarra ma, avendo il desiderio di provare un altro genere di strumento, ho infine seguito il corso organizzato dalla banda per poi entrare a suonare nella Filarmonica.
Qual è la cosa che preferisci della banda?
L’ambiente. Non è un’attività in cui si viene solo per suonare a volte anche senza conoscere il tuo vicino di sedia. In banda ti fermi a chiacchierare prima e dopo le prove con chiunque. E molte volte trovi anche gli amici che poi frequenti al di fuori dalle prove.
Tornassi indietro ricominceresti a suonare? Inizieresti prima?
Inizierei di sicuro prima il saxofono. Anche perché, da piccoli, si è più predisposti ad imparare e lo si fa anche con un minore sforzo. Inoltre è anche più facile avere poi la possibilità di valutare se iscriversi, e quando, a percorsi di studio specifici e più approfonditi.
Cosa vuol dire insegnare a suonare?
È interessante perché si hanno sempre allievi diversi, ognuno con caratteristiche specifiche anche se resta complicato spiegare, a voce, cosa fare per poter suonare. Mi piacerebbe anche riuscire a trasmettere la mia passione per la musica, ma non sono sicuro di riuscirci sempre. Il tutto con la consapevolezza che, insegnando male, in futuro i tuoi allievi potrebbero avere varie difficoltà. Ma quando li senti suonare bene, è una sensazione che non si può descrivere.
È stimolante far parte del direttivo della banda?
È impegnativo perché è un lavoro continuo: tutte le settimane ci sono da organizzare le prove, le lezioni, i concerti o le sfilate… Ma quando un concerto o un evento che abbiamo organizzato riesce bene, sei contento di aver dato il tuo contributo alla buona riuscita dell’evento e di aver fatto qualcosa di bello per la banda.